Libri e Manoscritti

Il Ponte Casa d’Aste ha sempre tenuto viva la sua attenzione verso il collezionismo di manoscritti e libri rari tanto da inaugurare nel 2017 un dipartimento dedicato, il quale, nell’arco di pochi anni, ha intercettato una nicchia di appassionati sempre più colta e curiosa.

Anche per questo settore la casa d’aste ha scelto di mantenere una visione ampia sul mercato, con conferimenti compositi in cui si possono trovare manoscritti, incunaboli, prime edizioni, autografi, atlanti e mappe, ma anche libri d’artista del Novecento, antichi testi classici e curiosità storiche. Vincente la strategia di privilegiare qualità e rarità dei beni proposti in asta, per attirare l’interesse di importanti collezionisti privati e del pubblico estero.

 


 

Debutto della stagione di vendite di questo 2024 a Il Ponte Casa d’Aste con l’asta di Libri antichi e d'artista che si conclude con oltre € 425.000 di fatturato, l’88% di lotti venduti e il 185% di rivalutazione dei prezzi base. Un catalogo dal forte appeal internazionale, che ha raggiunto oltre 45 mila visualizzazioni. 

 

Una delle sezioni che sta sempre più raccogliendo consensi tra i collezionisti è quella dedicata ai libri d’artista: ne sono un esempio l’opera illustrata dall'artista ceco, pioniere dell’arte astratta, Frank Kupka del 1926 (lotto 99 - € 27.720) e la “Biblia Sacra vulgatae editionis” di Salvador Dalì, edizione Milano: Rizzoli, 1967 (lotto 98 - € 8.190)
Il capitolo sui viaggi e sui costumi dal mondo è sempre di grande fascino, come dimostrano gli ottimi risultati per l’atlante geografico degli stati italiani del 1844 di Attilio Zuccagni-Orlandini (lotto 91 - € 13.860) e per il volume sui costumi e le tradizioni dei popoli antichi e moderni di Giulio Ferrario, redatto nel 1815 (lotto 16 - € 8.190). Ancora souvenir di viaggio sono le brillanti vedute prospettiche veneziane della splendida copia dedicata alla città di Venezia di Johann Georg Graevius, 1722 (lotto 21 - € 6.930) e quella delle più belle vedute antiche e moderne di Roma di Giuseppe Agostino Vasi, 1786 (lotto 97 - € 6.300).
Protagonista indiscusso di questi mesi e spettacolare conclusione della prima tornata d’asta, il prestigioso Codice Santini, autentico gioiello del Rinascimento urbinate, che ha segnato nuovi traguardi per la Casa d'Aste. Un'opera che ha rappresentato infatti un’importante opportunità di collaborazione con rinomati studiosi di calibro internazionale,  istituzioni di rilievo e che ha riscosso di conseguenza un enorme interesse mediatico. 
È stato un onore per la Casa d’aste poter gestire questo raro e prezioso documento, simbolo di eccellenza artistica, che meriterebbe di poter essere esposto quanto prima in un museo nazionale, quale vanto e orgoglio dello spirito immaginifico, immaginativo e scientifico dell’italianità.





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